Firenze: 4 curiosità e leggende
Firenze è una delle città d’arte italiane più ricche di storia, cultura e bellezza. Per i turisti curiosi è un vero paradiso, colmo di un’interminabile serie di monumenti storici. Ma oltre alle architetture e alle opere di maestria artistica più celebri, il capoluogo toscano cela molti segreti che si perdono tra realtà e leggenda, sconosciuti ai più.
Oggi te ne sveliamo 4.
Firenze: la leggenda della Berta
La prima curiosità di cui ti parliamo si trova in Via de’ Cerretani, vicinissima al Duomo di Firenze. Qui si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la cui fiancata merita un’osservazione approfondita. Alzando lo sguardo, infatti, improvvisamente si nota il rilievo di una testa che sembra quasi essere stata pietrificata. Più precisamente si tratta di una testa femminile, da tutti conosciuta come “Berta”. Una leggenda spiega l’origine di questo strano inserto nella parete della chiesa: nel 1326 l’astrologo Cecco d’Ascoli venne condannato al rogo e chiese dell’acqua a una donna per potersi salvare. Questa gliela negò e così lui la maledisse.
L’imperfezione di Palazzo Pitti
La seconda curiosità riguarda una delle strutture più famose di Firenze: Palazzo Pitti. La sua enorme facciata in bugnato presenta un’inaspettata irregolarità, posta proprio alla sinistra del portone d’ingresso, dopo la seconda finestra della fila più bassa. Non ti sarà difficile capire di cosa si tratta: una pietra molto più lunga delle altre, talmente lunga da risultare stonata. Si dice arrivi a circa dieci metri, ma il paradosso è che si trova a fianco di un’altra pietra che, al contrario, è molto più corta.
Ovviamente non si tratta di una svista: sarebbe inverosimile, data l’importanza dell’edificio. Piuttosto, è l’espressione di una volontà espressa dal banchiere Luca Pitti in persona. Secondo la leggenda chiese all’architetto che le finestre della dimora fossero più grandi del portone dell’abitazione dei Medici, suoi acerrimi rivali. A questi screzi si lega la storia delle due pietre: la più grande simboleggia la potenza della famiglia Pitti, mentre la piccola quella della famiglia Medici.
Le api incalcolabili
A proposito della famiglia Medici, in Piazza della Santissima Annunziata si trova la statua equestre di Ferdinando I de’ Medici. Proprio al centro dello spiazzo sorge una composizione di cerchi concentrici che ospitano un’ape regina (simbolo del Granducato di Toscana) circondata dal suo sciame, ovvero i fiorentini leali alla loro autorità. Si racconta che sia quasi impossibile riuscire a contare quante siano queste api senza indicarle. D’altra parte, chi mai dovesse riuscire nell’impresa, verrebbe baciato dalla fortuna e questo è un ottimo motivo per tentare l’impresa.
Il volto misterioso
Ultima curiosità avvolge con un velo di mistero Piazza della Signoria, dominata in tutti i sensi da Michelangelo, sia per la presenza della copia del suo David, sia per una testimonianza più nascosta ma non meno affascinante. Per individuarla occorre accostarsi alla rampa che conduce all’ingresso del Palazzo, ponendosi alla sua destra e scrutare il muro oltre il gruppo scultoreo di Ercole e Caco. Occorre aguzzare la vista per individuarlo, ma sul muro si può chiaramente distinguere il profilo di un uomo, un vero e proprio ritratto firmato dall’artista fiorentino Michelangelo Buonarroti. Sfortunatamente, non si sa con certezza chi egli abbia ritratto, ma la versione più interessante ed in linea con il carattere dispettoso del maestro, vuole che sia uno scocciatore inopportuno, che Michelangelo mal sopportava dal momento che, ogni volta che lo incontrava, “gli faceva una testa così”.
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